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Se dopo le vacanze estive, al rientro in ufficio, ci si sente poco motivati, potrebbe essere arrivato il momento di cambiare lavoro. Il primo step è comprendere se lo stato di insoddisfazione è temporaneo e dovuto semplicemente al ritorno alla routine, oppure se si protrae da tempo ed è quindi necessario porvi rimedio.

“Il rientro dalle vacanze potrebbe essere proprio il momento giusto per dedicarsi alla ricerca di un nuovo impiego poiché, essendo riposati e ricaricati, risulta più facile focalizzarsi su nuovi obiettivi professionali – ha commentato Fabio Scarcella, Director di Hays Response” -. Inoltre, generalmente durante le ferie si ha il tempo di riflettere realmente sulla propria situazione lavorativa, cosa che, invece, si tende a non fare quando si è sommersi da impegni e scadenze.

Ecco i consigli di Hays Response per coloro che, rientrati dalle vacanze, desiderano dare una svolta alla propria carriera:

Stilare una lista di obiettivi

Una volta tornati alla propria routine quotidiana, a mente fresca, è importante capire prima di tutto cosa non si ritiene soddisfacente del proprio lavoro e quindi stilare una lista di obiettivi professionali e aziende a cui si intende puntare. Una volta disegnata una mappa chiara del percorso da intraprendere, sarà più facile procedere con la ricerca vera e propria, aggiornando i propri profili social, preparando il curriculum e le lettere di motivazione, chiedendo le referenze ai precedenti datori di lavoro e individuando le posizioni più interessanti e in linea con gli obiettivi da raggiungere.

Migliorare la propria rete di contatti

Quando si è in vacanza si tendono a dimenticare un po’ email e social network. Tuttavia, una volta rientrati, è bene tornare subito online con l’obiettivo di ampliare la propria rete di contatti professionali. Se sotto l’ombrellone si sono conosciuti altri professionisti, ad esempio, terminata la vacanza è bene richiedere loro subito il collegamento su LinkedIn poiché potrebbero rivelarsi contatti utili per scoprire opportunità di lavoro non pubblicate online. Inoltre, quando si riprende la propria routine lavorativa, è bene sforzarsi anche di partecipare a eventi, meeting e conferenze che possono rivelarsi interessanti come occasioni di networking.

Ottimizzare i tempi della ricerca

Per essere efficace, la ricerca di un nuovo lavoro deve essere costante. Una volta rientrati alla propria routine, è bene dedicare un po’ di tempo tutti i giorni al proprio upgrade professionale: fare scouting delle opportunità lavorative online; prendere contatto con professionisti del settore di interesse; ricercare corsi di aggiornamento per migliorare le proprie competenze; inviare una candidatura al giorno. Questo aiuterà a non sentirsi eccessivamente sovraccarichi, ma allo stesso tempo permetterà di portare avanti l’attività in modo fluido e continuativo.

Non avere fretta

Quando si decide di cambiare lavoro è naturale voler raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Tuttavia non bisogna cadere nella tentazione di inviare candidature a pioggia, magari affidandosi all’Easy Apply di LinkedIn. Mandare decine di curriculum, rispondendo a ogni vacancy disponibile, infatti, rischia di essere controproducente perché in buona parte dei casi non si otterrà risposta. È sempre bene verificare, innanzitutto, la coerenza dell’annuncio con gli obiettivi di carriera che ci si è prefissati, ritagliandosi il tempo per personalizzare di volta in volta la candidatura. Se, ipoteticamente, si dà il via alla ricerca del nuovo lavoro a settembre, è bene considerare che l’opportunità giusta potrebbe arrivare non prima di gennaio.

Migliorare le proprie competenze

Durante la ricerca del nuovo lavoro è bene concentrarsi sull’upgrade delle proprie competenze professionali. Per questo potrebbe essere interessante approfittare dei nuovi corsi di aggiornamento o master che, generalmente, iniziano dopo l’estate e che possono rivelarsi fondamentali per dare un ulteriore boost al proprio profilo professionale. Inoltre, non vanno sottovalutate le opportunità offerte dall’attuale contesto lavorativo: può essere utile entrare, ad esempio, in contatto con i colleghi di altri reparti per avere un punto di vista privilegiato anche su attività di cui di solito non ci si occupa.

Redazione