Sono quasi un milione i posti vacanti nelle figure del settore tecnologico e digitale, così come è urgente, per i selezionatori del personale, dotarsi di una preparazione adeguata a riconoscere i talenti dell’innovazione. “Come attrarre, valorizzare e trattenere i talenti tech” è un compito delle aziende ed è stato il titolo del primo incontro online #HRmeetsDEV di Codemotion, dal 2013 piattaforma multicanale che mette al centro sviluppatori e professionisti IT, in Italia e in Europa.
Grazie al suo ecosistema costituito da oltre mezzo milione di sviluppatori in tutta Europa, 200 tech community e 300 aziende, Codemotion oggi è un osservatorio attento alle necessità sia del mondo delle aziende che degli sviluppatori software. “La nostra piattaforma permette alle aziende di entrare in contatto con i migliori sviluppatori software, i quali partecipano alle attività di Codemotion per la loro crescita professionale” – afferma Chiara Russo, CEO e Co-Founder di Codemotion – “Per il suo successo un’azienda deve valorizzare il capitale umano: creare una grande cultura aziendale, un ambiente di lavoro piacevole, investire nella crescita delle risorse, adottare soluzioni di remote working, per permettere ai professionisti di esprimersi al meglio. Per gli sviluppatori invece non servono solo hard skills, ma soprattutto soft skills: come senso di responsabilità, empatia, capacità di comunicazione e di lavorare in team, apertura mentale e attitudine al problem solving, oltre alla creatività e capacità di gestire il tempo”.
Secondo un’indagine di Unioncamere, nel 2019, il 56% delle imprese ha avuto difficoltà a individuare le più corrette figure IT identificando come principale motivo il numero ridotto di candidati (30%), dall’inadeguatezza nella formazione e competenza per la selezione di profili così tecnici (26%), unito, secondo dati LinkedIn, a un tasso di turnover nelle aziende sulle figure tech del 13%, il più alto tasso di turnover esistente.
Esperti di intelligenza artificiale, blockchain, sicurezza informatica e data scientist sono i profili specializzati più difficili da individuare dalle aziende, invece le figure più ricercate sono i full stack developer, frontend developer, backend developer, devops engineer, software architect, Java developer e mobile developer.
In questo scenario, l’aspetto dell’aggiornamento professionale e quello formativo giocano un ruolo importante.
Secondo Ottavio Maria Campigli, Senior Principal Practice Digital, Media, Innovation & Technology di Badenoch+Clark: “Le difficoltà maggiori risiedono sicuramente nello scarso numero di candidature qualificate con competenze hard adeguate e specifiche. Il secondo aspetto – prosegue Campigli – è il forte hype su questi profili, per cui si verifica una sorta “guerra dei talenti” a livello di hiring per accaparrarsi questi pochi validi professionisti. Di conseguenza queste figure sono molto ricercate e questo ha un impatto poi sul terzo elemento, il salario, che è piuttosto alto, e sulle aspettative dei professionisti”.
Durante l’incontro sono emerse le linee guida del reclutamento di profili tecnici e della loro valorizzazione all’interno dell’azienda. Prosegue Campigli: “Trattandosi di figure estremamente specializzate, lato risorse umane è necessaria altrettanta specializzazione. Dal momento che il mercato continua a richiamarle a sé, bisogna lavorare, oltre che sulla fase di attrazione e di assunzione, anche sulla fase di retention (per trattenerle) e di sviluppo del talento. Questo significa elaborare percorsi di crescita professionale strutturati e chiari, investire sui talenti offrendo loro corsi di formazione, anche universitari, e conferenze, come quelli realizzati da Codemotion”.
Hanno partecipato al primo incontro online #HRmeetsDEV dal titolo “Come attrarre, valorizzare e trattenere i talenti tech”: Serena Amante, Head of HR di Everli by Supermercato24, Luca Aldrovandi, IT & Digital Innovation Recruitment Manager di Generali Italia, Francesco Dominidiato, CTO di Casavo e Chiara Russo, CEO e Co-founder di Codemotion. Moderatore: Ottavio Maria Campigli, Senior Principal Practice Digital, Media, Innovation & Technology di Badenoch+Clark.