In data 8 novembre, il Dipartimento per la Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il nuovo bando ‘#Conciliamo’, l’iniziativa volta a sostenere la realizzazione di progetti di welfare aziendale per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro.

A differenza della prima versione del bando, quella attuale estende anche alle micro e piccole imprese la possibilità di accedere al finanziamento per l’attuazione di progetti di welfare aziendale secondo una misura parametrata in relazione a i) fatturato annuo e ii) numero dei lavoratori occupati nelle imprese, in osservanza dei limiti elencati nella seguente tabella.

Misura del finanziamento Requisiti del proponente Partecipazione

ai costi

Micro

imprese

Tra € 15.000

e € 50.000

Impresa con meno di 10 dipendenti con fatturato annuo uguale o inferiore a 2 milioni di euro. 10%
Piccole imprese Tra € 30.000

e € 100.000

Impresa con meno di 50 dipendenti con fatturato annuo uguale o inferiore a 10 milioni di euro. 15%
Medie imprese Tra € 100.000 e € 300.000 Impresa con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 250 unità con fatturato annuo uguale o inferiore a 50 milioni di euro. 20%
Grandi imprese Tra € 250.000 e € 1.500.000 Impresa con più di 250 dipendenti con fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro. 30%
Il riferimento al fatturato deve intendersi come al dato della voce A1 del conto economico dell’ultimo esercizio contabile

Tuttavia, le attuali disposizioni non individuano espressamente il criterio per calcolare il numero effettivo dei lavoratori occupati presso l’impresa. Tale ‘vaghezza’ farebbe propendere per il ricorso al criterio delle unità lavorative annue (in chiara concordanza con quanto disposto con riguardo alla categorizzazione delle imprese dal D.M. 18 aprile 2005).

La domanda di finanziamento (e la relativa documentazione e ricevuta di invio) devono essere firmate digitalmente e inoltrate tramite PEC all’indirizzo conciliamo@pec.governo.it entro le ore 12.00 del 18 dicembre 2019, indicando nell’oggetto il codice ‘AC019’.

La valutazione dei progetti presentati, ai fini della predisposizione della graduatoria, è affidata ad una Commissione che attribuirà agli stessi un punteggio in funzione dei seguenti criteri: i) innovatività; ii) concretezza; iii) efficacia; iv) economicità e v) sostenibilità.

Le attività progettuali ammesse al finanziamento dovranno concludersi entro 24 mesi, decorrenti dalla data d’inizio delle attività. Tuttavia, la capacità di prolungare e mantenere i benefici derivanti dai progetti di welfare aziendale oltre tale termine costituisce un elemento di valutazione che incide favorevolmente in sede di graduatoria (criterio di sostenibilità).

Il finanziamento sarà erogato in tre tranches:

  1. nella misura del 30 % previa formale richiesta trasmessa dal proponente entro 60 giorni dalla comunicazione d’inizio dell’attività;
  2. nella misura del 40 % dopo 10 mesi dalla data di avvio;
  3. l’ultima tranche è concessa a saldo del finanziamento, previa formale richiesta del proponente e trasmessa entro 60 giorni dalla data di chiusura del progetto.

Il bando promuove altresì forme di aggregazione tra le imprese che possono partecipare al bando in qualità di ‘soggetto collettivo’, cioè stipulando un apposito contratto di rete o riunendosi in un’associazione temporanea d’impresa (ATI) o in associazione temporanea di scopo (ATS).

In tale prospettiva si sottolinea come il termine di presentazione della domanda appaia così ravvicinato da penalizzare le imprese che vorrebbero partecipare al bando costituendosi in forma di soggetto collettivo.

Daniela Ghislandi e Luca Barbieri

Daniela Ghislandi e Luca Barbieri