Mentre persone e aziende sono alle prese con il bilancio di fine anno, tre temi emersi nelle ultime settimane spostano l’attenzione sulle prospettive del 2021: elezioni USA, Legge di Bilancio e arrivo del vaccino anti Covid-19.

Wyser, società internazionale di Gi Group che si occupa di ricerca e selezione di profili manageriali, ha indagato la percezione dei manager italiani con cui collabora su questi temi e sulla loro propensione ad affrontare nuove sfide professionali, in previsione anche dell’anno nuovo.

Legge di Bilancio 2021, gli strumenti per la ripresa

L’impatto della pandemia e del lockdown sulle imprese è stato significativo, fino addirittura a paralizzare alcuni settori produttivi. Se il 2021 potrà essere l’anno della ripresa dipenderà anche dalle misure di supporto e rilancio varate dal Governo, che saranno inserite nella prossima Legge di Bilancio. Tra quelle più necessarie per la maggior parte dei rispondenti alla survey, la riduzione delle tasse (50%) e gli incentivi all’occupazione (43%). Solo il 4% e il 3% indicano, rispettivamente, la CIG straordinaria e altri tipi di sussidi economici.

Vaccino anti Covid-19 ed elezioni Usa, una speranza di ritorno alla normalità?

Alla domanda “Come giudichi il risultato delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti per il tuo business?”, il 59% della community di manager di Wyser ha risposto che si aspetta una garanzia di maggior stabilità. Un altro 27% confida in una spinta positiva all’export, considerate le posizioni più moderate in tema di rapporti commerciali del nuovo Presidente eletto Joe Biden. Un giudizio negativo da parte del restante 14%, che teme un aumento della volatilità o del debito.

Interrogati su un possibile effetto della distribuzione del vaccino, i professionisti vedono la possibilità di un ritorno alla normalità, lento per il 60%, rapido per il 20%. Solo uno 1 su 5 crede che l’impatto della vaccinazione sarà limitato sull’organizzazione della propria attività, segno che questa seguiva già o ha adattato efficacemente i propri modelli per rispondere alle nuove esigenze imposte dalla pandemia.

“Dietro queste prospettive c’è probabilmente una speranza e una ricerca di maggiore stabilità da parte dei professionisti, che sembrano desiderare ancora un ritorno ad uno status quo ante che forse però non può ritornare – commenta Carlo Caporale, AD di Wyser Italia –. Volatility, Uncertainty, Complexity and Ambiguity, sono le parole chiave che descrivono il ‘V.U.C.A. world’, ossia il contesto di incertezza e perdita di punti di riferimento in cui viviamo già da tempo e che è stato esasperato dall’avvento della pandemia”.

Fare carriera è troppo rischioso?

Sono molti i manager che quest’anno hanno messo in pausa i propri obiettivi professionali, spaventati dall’elevata incertezza del periodo: tra le difficoltà riscontrate, l’onboarding più faticoso da remoto e un minor potere di negoziazione su retribuzione e condizioni di lavoro. Nonostante ciò, 1 manager su 4 è alla ricerca di nuove sfide professionali, dimostrando una grande capacità di adattamento, competenza essenziale per restare competitivi in un contesto in continuo e radicale mutamento.

“Cambiare lavoro, anche per un avanzamento di carriera, è un passo che si compie se la spinta motivazionale è più forte delle paure legate alla novità, oggi ancora maggiori – conclude Caporale -. È però importante superare la visione della situazione attuale come emergenza transitoria e adattarsi, continuando a perseguire i propri obiettivi. Sarebbe uno spreco limitare la propria volontà di crescita e non cogliere le opportunità di apprendimento, rafforzamento e sfida che nascono da una situazione imprevista. La capacità di adattamento è una skill sempre più richiesta dalle organizzazioni, che necessitano di manager in grado di accompagnarle e guidarle nel cambiamento. Noi siamo al loro fianco nel costruire il loro futuro”.

Redazione

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