«È il riconoscimento per un impegno che viene da lontano e che, negli ultimi anni, ha profondamente trasformato l’organizzazione aziendale e la vita delle persone che lavorano in W.Training». 

Così Fiorenza Alberti, membro del Comitato per la parità di genere, ha commentato il premio del Comune di Modena che W.Training ha ricevuto per le sue azioni innovative di sviluppo del welfare aziendale e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. 

La cerimonia di consegna del premio (nella foto in alto, un’immagine della premiazione) si è svolta, lo scorso 16 gennaio, presso il Laboratorio Aperto EX AEM di Modena, a margine della presentazione del bando che fa parte di “Senza chiedere permesso”, il progetto per migliorare la conciliazione tra vita privata e tempo dedicato al lavoro promosso dal Comune di Modena. 

Il modello di Welfare di W.Training 

Pioniera in materia di welfare aziendale e di smart working – applicato a supporto della conciliazione dei tempi di vita e lavoro e della genitorialità già ben prima che diventasse “di moda” durante la pandemia -, W.Training non si è limitata ad applicare le nuove modalità di lavoro “agili”, ma, conscia delle difficoltà che molti lavoratori avevano dovuto affrontare tanto sul piano professionale quanto sul piano personale durante i mesi del Covid-19, al termine dello stato di emergenza ha sentito l’esigenza di avviare un’analisi sul benessere organizzativo rilevando lo stato attuale del clima aziendale interno nonché i fabbisogni di welfare dei lavoratori. 

Dall’indagine – guidata dagli esperti di Adapt – è emersa una valutazione positiva circa l’impatto che il welfare aziendale aveva avuto sul clima aziendale e nella risposta ai bisogni sociali dei lavoratori. 

In base ai risultati della survey, che ha permesso ai vertici di W.Training di conoscere il livello di stress collegato allo smart working, il clima e il livello di collaborazione aziendale, sono stati apportati dei correttivi al sistema di welfare costituito da un insieme di iniziative orientate alla promozione del benessere del lavoratore e della sua famiglia (cura e assistenza, istruzione, cultura, benessere e risparmio). 

«Il nostro piano welfare – spiega Leo Barozzini, Presidente e AD di W.Training – ha lo scopo di valorizzare un ambiente di lavoro sempre più attento a un buon bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata, lo sviluppo del capitale umano e la crescita del senso di appartenenza alla comunità aziendale come sostegno alla socializzazione, alla solidarietà e all’impegno civico». 

«Grazie anche allo smart working – racconta Fiorenza Alberti -, attivato per andare incontro alle necessità di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, nonché per supportare la genitorialità, il tasso di natalità aziendale è in decisa controtendenza rispetto a quello del Paese: ogni anno registriamo 3 nuovi nati tra le famiglie dei nostri colleghi. Grazie allo smart working, le nuove mamme hanno potuto lavorare fino al nono mese e abbiamo riscontrato l’utilizzo dei congedi per la cura dei neonati anche da parte dei papà, sia nostri colleghi sia compagni di nostre colleghe. Il nostro smart working – aggiunge Fiorenza Alberti – non prevede un numero massimo di giorni durante i quali è possibile lavorare da casa, bensì un numero minimo – 60 giorni l’anno – da trascorrere in ufficio, cosa che ci permette di conciliare in modo del tutto flessibile gli impegni di vita con quelli lavorativi. Il nostro welfare, infine, non prevede l’utilizzo di piattaforme: ognuno di noi può attivare convenzioni con enti o professionisti di fiducia, senza l’obbligo di usare strutture imposte dai portali progettati per aiutare le aziende a fornire benefit e servizi ai propri dipendenti». 

Un impegno che continua 

W.Training non solo ha confermato gli strumenti di welfare già adottati, ma ha rilanciato intraprendendo l’iter (che si concluderà entro l’estate del 2024) per l’ottenimento della certificazione della parità di genere (PdR UNI 125:2022), al fine di assicurare una maggiore qualità del lavoro femminile, promuovendo la trasparenza sui processi lavorativi interni, riducendo il “gender pay gap”, aumentando le opportunità di crescita in azienda e tutelando la maternità. 

Puntare sempre sulle persone 

«Il desiderio di attivare il nostro modello di welfare – spiega Leo Barozzini – nasce dalla gratitudine per tutti i dipendenti di W.Training che con il loro impegno, dedizione e professionalità contribuiscono al raggiungimento dei risultati di crescita e profittabilità dell’azienda. Nessuno è escluso perché ciascuno è compagno sul sentiero che stiamo percorrendo. Tutti nella stessa misura perché il valore è “nell’insieme”, nella relazione con la diversità di ciascuno volta alla creazione di un contesto armonico ed efficace». 

«Il premio assegnatoci dal Comune di Modena – conclude Barozzini – ci spinge a proseguire sulla strada intrapresa, continuando a investire sull’incentivazione dell’asset produttivo più importante dell’azienda: le persone». 

Redazione

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