Salesforce, azienda leader globale nel CRM, ha pubblicato l’indagine Trends in Manufacturing che evidenzia gli effetti su larga scala che la pandemia ha avuto sul settore manifatturiero. Molte aziende stanno definendo nuove strategie e modelli di business, ma sentono di non avere un chiaro approccio alla trasformazione digitale. Una cosa però è certa: hanno la consapevolezza che solo l’utilizzo delle nuove tecnologie le possa aiutare a competere e a uscire crisi.

Sono tante le buone notizie che emergono dal report Trends in Manufacturing, la principale è l’accelerazione digitale che sta consentendo a molte aziende di accorciare il gap tecnologico con gli altri paesi”, ha affermato Filippo Arena, Regional Sales Director Automotive & Manufacturing di Salesforce. – L’altra evidenza è che le innovazioni introdotte quasi in modalità emergenziale diventeranno buone pratiche permanenti e ciò alzerà il livello di innovazione e competitività dell’intero comparto”.

La ricerca è stata realizzata intervistando circa 750 professionisti del manufacturing in tutto il mondo: Nord America, America Latina, Sud-Est Asiatico ed Europa, tra cui alcuni in Italia. Gli intervistati sono stati suddivisi in due gruppi: produttori Future-Ready, coloro che ritengono che i loro sistemi e soluzioni tecnologiche fossero già all’altezza delle sfide per il prossimo decennio e i produttori Unprepared, coloro che sentono che i propri sistemi tecnologici non sono in grado di gestire le sfide tecnologiche dei prossimi dieci anni.

Una volta identificate le principali differenze tra gli intervistati, sono emerse alcune tendenze chiave:

  • L’incertezza ha rivelato una pressante esigenza di agilità aziendale ma rappresenta anche un’opportunità per reimmaginare determinate funzioni. Per esempio, il “demand planning” non potrà più non tenere in considerazione strumenti avanzati per il “forecast” commerciale, magari basato su complessi accordi quadro per forniture a volume ricorrenti nel tempo.
  • I ruoli aziendali basati sul rapporto diretto con il cliente sono cambiati in modo permanente
  • I nuovi modelli di business, come la servitization, sono una parte importante della strategia delle aziende lungimiranti
  • Il Cloud è certamente l’elemento abilitante per progetti di Digital Transformation che, per loro natura, necessitano di velocità e flessibilità.

Adattarsi a un mondo post-pandemia
L’impatto della pandemia non solo ha cambiato il modo in cui le imprese operano, ma lascerà un’impronta duratura sul futuro. In Italia, il 100% degli intervistati ha riferito che la propria capacità di produzione si è modificata, con un ulteriore 53% che ritiene che i cambiamenti saranno permanenti. Non solo, il 64% dei rispondenti italiani ha dichiarato che l’operatività del Customer Service è cambiato e il 62% pensa che le modifiche sono destinate a durare nel tempo.

Differenziare prodotti e servizi
Data la significativa interruzione causata al settore nel corso della pandemia, le aziende sono alla ricerca di nuovi modi per coinvolgere i clienti diversificando la propria offerta di prodotti e servizi in modo da rimanere competitivi. Per i prossimi 24 mesi, le aziende in Italia ritengono che le priorità più alte siano lo sviluppo di nuove offerte di servizi (94%) e soluzioni aftermarket (92%).

Ottenere insight basati sui dati
La mancanza di trasparenza nei dati e la presenza di team separati fonte di silos organizzativi, rappresentano una sfida per i leader aziendali quando si cerca di prevedere con precisione le vendite, una situazione che è diventata sempre più importante dato il clima economico in corso. Circa tre quarti degli intervistati italiani (il 78%) ritiene che gli strumenti legacy rappresentino la sfida più grande da dover affrontare. Considerando inoltre che il 76% ritiene che i team operativi e di vendita in silos siano un ostacolo, è chiaro che il settore abbia la necessità di passare a una mentalità sempre più digitale per ottenere il massimo valore per le proprie aziende e clienti.

Redazione