Se la vostra azienda vi sta offrendo la possibilità di prendere parte ad un programma di executive coaching, per sviluppare le vostre competenze manageriali e di leadership, sappiate che avete tra le mani un’opportunità straordinaria. Non solo desiderano investire su di voi, cosa di per sé già rilevante, ma intendono trattenervi a lungo, se non altro per essere loro a giovarsi della vostra crescita e rientrare dall’investimento che stanno facendo.
Chi crede in voi, crede nel vostro futuro. Un pur graditissimo aumento di stipendio non è sempre un sintomo della stima e della considerazione che l’azienda nutre per voi. Può darsi che, in quel momento, sia preferibile darvi quel che gli inglesi chiamano “bone”, cioè un contentino, ed evitare tensioni. Tanto, quando lascerete l’azienda, lascerete anche lo stipendio. Ma se l’azienda investe nella vostra crescita professionale, sa che quel che vi sta dando verrà via con voi e perdervi non sarà più un affare. Quindi, se state iniziando un percorso di executive coaching avete il dovere, per voi e per la vostra azienda, di non tradire la fiducia che è stata risposta in voi. Come? Semplicemente, seguendo alcuni comportamenti che renderanno il vostro percorso di executive coaching davvero produttivo.

Arrivate alle sessioni preparati

1. Prima di ogni sessione, ripetetevi i vostri obiettivi (magari per iscritto) e metteteli nell’ordine che voi reputate il più attinente alle vostre aspirazioni.
2. Scrivete cosa volete acquisire: un “sapere”? Un’abilità?
3. Elencate le vostre preoccupazioni, siano esse relative alle vostre capacità, all’ambiente di lavoro, ai colleghi, ai vostri capi, ai vostri collaboratori, ecc.
4. Quale volete che sia l’argomento della sessione? Decidete e scrivetelo.
Normalmente, gli obiettivi di crescita sono stabiliti all’inizio del percorso, quindi il tema della sessione è, in qualche misura, già definito. Ma voi siete in grado di focalizzare al meglio l’indirizzo della sessione, scegliendo le tematiche che vi sembrano più attinenti al raggiungimento dei vostri risultati.

Siate estremamente chiari circa i vostri obiettivi

Molti coach aprono la sessione chiedendovi di cosa volete parlare e che obiettivo vi ponete per quello specifico incontro. Se avete un tema che vi sta particolarmente a cuore, questa è la grande occasione per indirizzare la sessione nella direzione che preferite. Il punto è che dovete essere il più precisi ed esaustivi possibile nel definire l’obiettivo che vi siete posti. Non si tratta, solo, di chiarezza. Dovete essere precisi, circoscritti. Un obiettivo può essere definito in termini di estensione e in termini di profondità. Lavorate in entrambe le direzioni e scoprirete che anche il coach risulterà molto più efficace nel supportarvi.

Lasciate fuori il vostro ufficio

Il lavoro che stavate facendo o terminando, la riunione che avete appena finito o che andrete a fare dopo la sessione, l’appuntamento in sede o fuori sede cui dovrete andare, insomma tutto ciò che non attiene alla vostra sessione di coaching deve rimanere rigorosamente fuori. Il vostro laptop non deve entrare e il vostro cellulare deve rimanere spento. La vostra attenzione dev’essere totalmente rivolta a voi stessi. State lavorando per migliorarvi, per crescere e sviluppare nuove abilità e competenze. Se provaste a non ripetere come una cantilena questa frase, vi accorgereste di che straordinaria impresa avete intrapreso e come questa assorba, inevitabilmente, una gran parte delle vostre energie fisiche e mentali. Quindi, niente distrazioni. Dovete essere al 100% su voi stessi.

Siate aperti e pronti ad essere sorpresi da nuove idee

Un percorso di executive coaching è una sfida al vostro consueto modo di pensare. È un processo che mette in crisi i vostri paradigmi mentali e vi spinge ad esplorare nuove concezioni su voi stessi e sull’ambiente nel quale operate. È il vostro percorso e, quindi, è la vostra sfida a voi stessi. Nuove idee e prospettive si presenteranno e potranno essere totalmente antitetiche a quelle consolidate, con le quali avete una familiarità da anni. Non siate prevenuti e non opponete un’infantile resistenza alla vostra crescita. Disponetevi positivamente verso tutte le idee che fluiranno nella vostra mente e addentratevi coraggiosamente in voi stessi. Il coach sarà solo l’ispiratore di un metodo, sarete voi i protagonisti e gli autori di tutto ciò che riuscirete a concepire di nuovo.
Sono solo quattro semplici consigli, ma vi assicuro che se li seguirete rimarrete stupiti dai risultati. Se qualcuno investe su di voi, non siate così sprovveduti da non approfittarne.

Giuseppe Andò

Giuseppe Andò

C-level, Executive, Team & Career Coach. Associate Coach Marshall Goldsmith Stakeholder Centered Coaching. Member of Board EMCC Italia (European Mentoring & Coaching Council).