L’obiettivo è ambizioso: fare dell’Europa il primo continente a emissioni Net-Zero entro il 2050.
Per centrarlo, la Commissione europea ha presentato un piano industriale per migliorare la competitività dell’industria europea e sostenere la rapida transizione verso la neutralità climatica.

La strategia ha bisogno di operare su più fronti per potenziare in maniera significativa la capacità produttiva dell’Ue per le tecnologie e i prodotti a emissioni zero.

Il piano industriale si basa infatti su quattro pilastri:

  • contesto normativo prevedibile e semplificato
  • accesso più rapido ai finanziamenti pubblici
  • sviluppo delle competenze
  • catene di approvvigionamento resilienti con i partner dell’Unione europea

È allora evidente l’importanza data dalla Commissione all’aspetto della formazione, con il terzo pilastro teso ad arrivare a una forza lavoro europea qualificata nelle tecnologie richieste dalla transizione ecologica.
Lo sviluppo delle competenze “verdi” – per garantire lavori di qualità e ben retribuiti – è infatti una priorità tanto per il piano industriale a supporto del Green Deal quanto per l’Anno europeo delle competenze, istituito dalla Commissione europea per il 2023.
Non potrebbe essere altrimenti, visto che, secondo le stime, tra il 35% e il 40% di tutti i posti di lavoro potrebbe essere interessato dalla transizione ecologica.

Ma quali sono le proposte della Commissione europea?

Innanzitutto, c’è la volontà di istituire accademie industriali Net-Zero che offrano programmi di miglioramento e riqualificazione delle competenze nelle industrie strategiche.
Un’altra iniziativa consisterà nel facilitare l’accesso dei cittadini di Paesi terzi nei settori produttivi prioritari dell’Unione.
Un’ulteriore misura prevede la promozione di finanziamenti pubblici e privati dedicati allo sviluppo delle competenze.
La Commissione esaminerà inoltre come combinare un approccio “Skills-first”, che riconosce le competenze effettive, con gli approcci esistenti basati sulle qualifiche.

Scopri di più sul Piano industriale per il Green Deal della Commissione europea

Fonte: Anpal

Redazione

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