Le imprese italiane stanno cominciando a capire che la sostenibilità è un valore e un driver di crescita e che, se intendono continuare ad operare nel mercato, sia a livello locale che globale, non possono più prescindere dal considerare gli aspetti ambientali e sociali del proprio operato, oltre a quelli economici. 

Tale crescente consapevolezza è testimoniata anche dal crescente successo degli eventi formativi organizzati da W.Training in collaborazione con ALTIS dell’Università Cattolica, durante i quali le nostre aziende clienti hanno appreso come integrare la sostenibilità, nella sua triplice dimensione ambientale, sociale e di governance, nelle proprie strategie e nelle proprie politiche di business. 

Oggi, per tutte le aziende pronte a spiccare il volo verso una gestione più consapevole degli impatti sociali e ambientali del proprio operato, sono in arrivo corposi incentivi che le aiuteranno ad affrontare la transizione ecologica e circolare. 

750 milioni per il Green new deal

Il programma di investimenti del Ministero dello sviluppo economico per realizzare progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione negli ambiti di intervento del “Green new deal italiano” destina ben 750 milioni di euro per sostenere le imprese italiane negli investimenti di decarbonizzazione e riconversione industriale. 

In Emilia-Romagna tre bandi da 45 milioni

Anche a livello locale, non mancheranno le risorse che aiuteranno le imprese nella trasformazione green dei propri processi produttivi. 

In Emilia-Romagna, ad esempio, saranno promossi a breve tre bandi per un totale di 45 milioni di euro per contributi per la riqualificazione energetica e l’introduzione di rinnovabili. 15 milioni saranno destinati a fondo perduto per le piccole e medie imprese emiliano-romagnole (che rappresentano il 94% del tessuto produttivo regionale) e alla costituzione di comunità energetiche rinnovabili, altri 30 milioni saranno dedicati agli enti pubblici per la riqualificazione del proprio patrimonio edilizio. 

È il momento di investire nella transizione ecologica

Terminata, insomma, la fase della “crescita di consapevolezza”, durante la quale (anche grazie a specifici percorsi formativi come quelli organizzati da W.Training) le imprese hanno capito che la sostenibilità non è una moda o qualcosa di secondario e superfluo ma, al contrario, un vero e proprio driver di business, è arrivato il momento di agire e di investire – grazie anche alle misure messe a disposizione dal Governo e dagli enti locali – in ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per accelerare i processi di riconversione industriale e ridurre l’impatto delle emissioni di C02 e i consumi (tema, quest’ultimo, particolarmente urgente in questo periodo).

Photo by Towfiqu Barbhuiya on Unsplash

Redazione

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