IWG, il più grande fornitore al mondo di spazi di lavoro flessibili con brand come Regus, Spaces e Copernico ha rivelato le dieci principali tendenze che plasmeranno il mondo del lavoro nel 2024, a livello globale.

Il lavoro ibrido – reso possibile e potenziato anche grazie ai significativi progressi tecnologici – è un megatrend che sta cambiando la vita dei lavoratori, permettendo a milioni di persone in tutto il mondo di lavorare come e da dove si sentono più a proprio agio. Una tendenza destinata a proseguire: le ricerche condotte della Stanford University e da altri importanti istituti stanno indagando il fenomeno e si prevede che circa un terzo o più dei colletti bianchi continuerà a lavorare in modo ibrido nel lungo periodo. Dall’emergere di un nuovo membro della C-suite, il Chief Hybrid Officer, al ruolo crescente dell’IA sul posto di lavoro, l’ultimo white paper di IWG esplora alcune delle principali tendenze destinate a trasformare il mondo del lavoro nel 2024 e oltre.

Cultura

Le grandi aziende si rivolgeranno ai Chief Hybrid Officers

L’ampia adozione del lavoro ibrido ha portato all’emergere di un nuovo ruolo nel C-suite: il Chief Hybrid Officer. È già una realtà per aziende come Meta, Doist e GitLab e, in futuro, vedremo sempre più realtà nominare CHOs per supervisionare e ottimizzare l’ambiente di lavoro ibrido. Bilanceranno le esigenze dei dipendenti in ufficio e da remoto, garantendo produttività e affrontando le sfide logistiche.

Oltre al Chief Hybrid Officer, è emerso anche il ruolo di “Office Synchronizer”, responsabile dell’ottimizzazione degli spazi in ufficio e con il compito di garantire una collaborazione efficace tra colleghi.

Una rinnovata attenzione alla cultura

In un mondo che lavora in modalità ibrida, le aziende devono trovare un equilibrio tra un incremento della flessibilità e il tempo – che sia adeguato e sufficiente alla collaborazione. Un equilibrio che deve garantire, nonostante i diversi contesti lavorativi, un quadro coeso che incoraggi una comunicazione aperta e un impegno condiviso. L’adozione del lavoro ibrido non solo offre flessibilità, ma incoraggia anche una cultura dinamica e inclusiva, permettendo la crescita di prospettive diverse, contribuendo a migliorare l’innovazione e la soddisfazione dei dipendenti.

Maggiori aspettative dei datori di lavoro

Nel 2024, pacchetti di benefit innovativi diventeranno mainstream e faranno la differenza nella corsa ai talenti. Benefit come il supporto alla fertilità, la cura degli animali domestici e le ferie per i caregiver potrebbero diventare comuni; i datori di lavoro, infatti, dovranno avere un approccio più olistico alle esigenze della forza lavoro in modalità ibrida.

Inoltre, i lavoratori si aspettano che le aziende offrano sempre più benefit e integrino politiche aziendali a sostegno del loro benessere. Che si tratti di un incremento del congedo parentale, di policy progressive di assistenza all’infanzia o di interventi per affrontare il burnout con un adeguato supporto alla salute mentale, le aziende dovranno essere più attente all’evoluzione delle esigenze e delle richieste dei lavoratori se vogliono trattenere o attrarre i talenti migliori.

Ruolo delle aziende nell’assistenza all’infanzia

Con l’affermarsi del lavoro ibrido, il punto di svolta per i genitori che cercano un maggiore equilibrio tra la vita professionale e quella domestica sarà rappresentato da un maggiore sostegno alle famiglie da parte dei datori di lavoro.

Le aziende, infatti, giocheranno un ruolo sempre più attivo, riconoscendo la sfida dell’assistenza all’infanzia e fornendo un maggiore supporto ai genitori che lavorano, essenziale per mantenere una forza lavoro diversificata e qualificata. Una ricerca di IWG[1] ha evidenziato come una maggiore flessibilità consenta ai lavoratori di dedicare più tempo alla famiglia e agli hobby, con tre lavoratori ibridi su quattro (75%) che utilizzano il tempo precedentemente dedicato al pendolarismo per svolgere attività più significative*.

Collaborazione

Il ritorno dell’ora di pranzo

Con un numero crescente di lavoratori alla ricerca di un equilibrio più sano tra lavoro e vita privata, il 2024 sarà l’anno della rinascita delle pause pranzo e saranno dedicate alle interazioni personali.

La flessibilità del lavoro ibrido aiuterà un maggior numero di lavoratori a recuperare la tradizionale pausa pranzo per mangiare con i colleghi e i clienti e a ravvivare la collaborazione e le relazioni di persona, favorendo così la creatività, la solidarietà tra team e un ambiente di lavoro più positivo.

Fare spazio alle neurodiversità

Accogliere nei team persone neurodivergenti sarà un pilastro importante delle strategie di DE&I dei datori di lavoro nel prossimo futuro. Un cambiamento che si riflette anche nell’evoluzione della progettazione degli spazi d’ufficio che, sempre più spesso, prende in considerazione le esigenze specifiche dei lavoratori con neuro diversità, affrontando anche questioni come la gestione dei rumori e dell’illuminazione, riconoscendo l’impatto significativo che questi fattori possono avere sul loro benessere. Mentre le aziende si attrezzano per essere sempre più inclusive, un approccio proattivo anche alla progettazione di spazi e arredi, garantirà che gli ambienti di lavoro siano di supporto e confortevoli per tutti i dipendenti.

Il “non pensionamento” diventa una realtà

Il lavoro ibrido ha dato maggiore flessibilità soprattutto alle generazioni più senior, consentendo loro di rimanere nella forza lavoro – o di rientrare. Secondo le stime di Bain and Company, entro il 2030 circa 150 milioni di posti di lavoro a livello globale saranno occupati da lavoratori con più di 55 anni. Nel 2024 questo fenomeno si intensificherà, con un numero crescente di professionisti esperti appartenenti alle generazioni più senior che abbracceranno questo concetto e, per la prima volta nella loro carriera, esploreranno i vantaggi del lavoro ibrido, contribuendo a creare una forza lavoro diversificata e una collaborazione intergenerazionale.

Clima

Modi di lavorare ancora più green

Le politiche di lavoro ibrido contribuiscono alla riduzione delle emissioni; secondo una recente ricerca di IWG e Arup[2] il lavoro ibrido può aiutare a ridurre le emissioni fino al 70% nel Regno Unito e all’87% negli Stati Uniti, a seguito di una drastica riduzione del pendolarismo*.

In un’epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, nel 2024 le aziende cercheranno modi più innovativi per ridurre il loro impatto. Le aziende sono sempre più alla ricerca di edifici con “green lease”, contratti di locazione “green” per ridurre le emissioni e migliorare le prestazioni ambientali dei building. Nel 2024 vedremo questa tipologia di contratti andare oltre l’efficienza energetica, includendo la conservazione dell’acqua, la riduzione dei rifiuti e la qualità dell’aria interna.

Business

Il lavoro ibrido come principale benefit per i lavoratori

Sono evidenti ormai i vantaggi di business per le aziende derivanti dal modello ibrido, vista l’ottimizzazione dei costi che le imprese possono ottenere adottandolo. Il professor Nicholas Bloom dell’Università di Stanford ha parlato a lungo del fatto che il lavoro ibrido è vantaggioso sia per i datori di lavoro, sia per i dipendenti, commentando che “non c’è dubbio che aumenti i profitti”. I dati lo confermano: l’81% dei CFO intervistati da IWG[3] considera il lavoro ibrido un risparmio sui costi e più di due terzi (67%) afferma che la propria azienda continuerà a lavorare con un approccio ibrido, dividendo il tempo tra l’head quarter dell’azienda, un ufficio locale flessibile e il lavoro da casa nell’arco dei prossimi 5 anni.

Ma non è tutto: il lavoro ibrido sta diventando il benefit più richiesto anche dai dipendenti, dando così un contributo importante alla capacità delle aziende di accedere e trattenere i migliori talenti. La ricerca di IWG mostra che quasi tre quarti dei lavoratori (72%) prenderebbe in considerazione solo un lavoro che offra la possibilità di lavorare in modo flessibile, mentre il 71% non sarebbe disposto ad accettare una posizione che comporti un lungo tragitto.

Presenza crescente dell’IA

Nel 2024 si assisterà a un netto cambio di rotta nell’adozione e nell’utilizzo dell’IA nella vita di tutti i giorni. Le aziende che investiranno in formazione per aiutare i lavoratori a capire come l’IA possa essere un vantaggio per il lavoro ibrido, ne raccoglieranno i frutti. Prepararli a ruoli e tecnologie imprevisti dovrebbe diventare una priorità per le aziende, aiutandoli al tempo stesso a capire come un utilizzo efficacie dell’IA può ridurre il tempo destinato alle attività amministrative, lasciando di conseguenza più spazio per la collaborazione.

Mark Dixon, Fondatore e CEO di IWG, commenta“Il passaggio verso il modello ibrido è una delle forze più importanti in gioco oggi nel mondo. I lavoratori, infatti, sono sempre più pronti a lavorare in uffici locali, modalità che offre notevoli opportunità anche per le comunità locali e aiuta ad avere un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.

“Il lavoro ibrido sta modificando radicalmente il nostro approccio al lavoro. Le aziende che lo adottano attireranno i migliori talenti e otterranno il massimo dalla propria forza lavoro, riducendo al contempo i costi. Il ritmo di questo cambiamento proseguirà anche nel 2024 grazie al numero crescente di lavoratori e aziende che comprenderanno gli evidenti vantaggi culturali, di sostenibilità e non solo, derivati dal modello di lavoro flessibile”.

Il white paper completo è disponibile a questo link The Future of Work – Trends Forecast 2024

[1] HYBRID & HEALTHY: HOW HYBRID WORKING IS CREATING A HAPPIER, HEALTHIER AND MORE

[2] IWG AND ARUP: HOW HYBRID WORKING CAN DRAMATICALLY REDUCE CARBON EMISSIONS

[3] IWG CFO & Hybrid Work Survey

Immagine di marymarkevich su Freepik 

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