La nuova indagine Untapped Data, condotta a livello globale da Salesforce su un campione di 10.000 manager d’azienda, rivela che, pur sapendo che l’utilizzo dei dati è importante per la loro azienda, la stragrande maggioranza non ne sfrutta il potenziale per migliorare il processo decisionale e di conseguenza i risultati.

Secondo la ricerca, i leader aziendali faticano ad estrarre il vero valore dai dati per prendere rapidamente decisioni strategiche e affrontare le incertezze economiche perché non riescono a interpretarli efficacemente.

Le aziende non sfruttano il potenziale dei loro dati

  • I manager d’azienda percepiscono il valore che deriva dall’utilizzo dei dati per prendere decisioni, soprattutto in tempi di incertezza:
  • 8 leader aziendali su 10 (80%) affermano che i dati sono fondamentali per il processo decisionale della loro azienda;
  • Il 73% concorda che i dati aiutino a ridurre l’incertezza e a prendere decisioni più accurate.

Sebbene i manager concordino sui vantaggi dell’analisi dei dati, c’è un netto divario rispetto all’uso effettivo che ne fanno. Soprattutto quando bisogna prendere decisioni critiche.

  • Più di due terzi (67%) dei dirigenti non utilizzano i dati per decidere i prezzi in linea con le condizioni economiche, come l’inflazione;
  • Meno di un terzo (29%) utilizza i dati per informare della propria strategia di lancio in nuovi mercati.

Le aziende perdono anche l’opportunità di utilizzare i dati per promuovere i valori aziendali:

  • Quasi 8 leader aziendali su 10 (79%) non utilizzano i dati per comunicare le politiche di diversità e inclusione della propria azienda;
  • Solo il 17% dei manager utilizza i dati per orientare i propri obiettivi in materia di impatto ambientale.

I dati creano efficienza e fiducia nell’incertezza

Se integrati e sfruttati correttamente, i dati hanno un enorme potenziale per creare efficienza e fiducia sia tra i clienti che tra i dipendenti:

  • Il 72% dei leader aziendali ritiene che i dati consentano di concentrarsi su ciò che è rilevante per l’azienda;
  • Il 73% ritiene che i dati aiutino ad accelerare il processo decisionale;
  • Il 73% ritiene che i dati creino fiducia durante le conversazioni aziendali;
  • Due terzi (66%) pensano che i dati aiutino a minimizzare l’influenza delle opinioni personali in una conversazione aziendale.

Le aziende devono colmare il divario di competenze in materia di dati per concretizzare il valore dei dati stessi

I manager d’azienda dichiarano di sentirsi sopraffatti dall’afflusso di dati, da come gestirli al meglio e come usarli in modo strategico:

  • Il 41% dei dirigenti cita la mancanza di comprensione dei dati perché sono troppo complessi o non abbastanza accessibili;
  • Un terzo (33%) cita la mancanza di capacità di generare insight dai dati;
  • Quasi un terzo (30%) è sopraffatto dalla quantità di dati, che si prevede raddoppieranno entro il 2026

Per rispondere a queste preoccupazioni, il 73% delle aziende prevede di continuare oppure di aumentare la spesa per lo sviluppo delle competenze sui dati e la formazione dei dipendenti.

La formazione dei dipendenti può creare una cultura dei dati che supporta gli obiettivi aziendali e migliora la resilienza durante questo difficile clima economico.

I leader aziendali stanno vivendo uno dei momenti economici più difficili e incerti di sempre, ma hanno un vantaggio che non sfruttano per migliorare il loro processo decisionale: i dati”, commenta Stefano Maio, Regional VP Sales Italy & Country Leader di Tableau per l’Italia. “Il segreto per ottenere veri insight è coniugare e combinare dati, analisi e competenze. Ciò consente alle aziende di massimizzare gli investimenti tecnologici e di scoprire opportunità che guidano la strategia aziendale e rafforzano la fiducia dei clienti“.

Redazione

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