La felicità rappresenta il nuovo KPI del marketing, in grado di veicolare nuovi valori legati ad ambiente e sostenibilità – Philip Kotler.
Il marketing 3.0 non si rivolge solo al cuore, ma anche allo spirito.
Fa leva sui valori, sull’etica.
È legato al concetto della felicità per le persone.
Il marketing 3.0 deve creare un contatto a livello dell’anima per fare la differenza.
Ecco allora che è necessario per un marketer avere un’intelligenza emotiva e comprendere quella di chi gli sta attorno.
Prima le emozioni, poi i pensieri.
Nel precedente post abbiamo creato la Mappa dell’Empatia e per realizzarla è utile conoscere alcuni concetti.
L’empatia è la capacità e la volontà di riconoscere e capire pensieri, emozioni, motivi e tratti della personalità di un’altra persona. Le emozioni ci guidano nell’affrontare situazioni che possono riguardare lo svolgimento di attività e a prendere decisioni. Se ci pensate ogni emozione ci predispone all’azione. ❤️
Una qualsiasi Persona (Utente/Potenziale cliente/Cliente)è spinto al prodotto e/o servizio (quindi all’azione), se ha percepito un’emozione prima ancora di un’utilità del prodotto/servizio stesso. Ogni Persona ha, dunque, due tipi di intelligenza: quella emotiva e quella razionale.
Risulta, quindi, importante decodificare l’aspetto emozionale e l’aspetto razionale che porta la Persona a compiere l’azione. Le emozioni sono indispensabili nei processi decisionali della mente razionale.🧠
Ricordiamoci che la mente emozionale è assai più veloce di quella razionale, passando all’azione senza neppure fermarsi un attimo a riflettere sul da farsi. La sua rapidità non la porta ad analizzare le circostanze come, invece, fa la mente pensante.
👉🏻 L’emozione può rilevarsi un motore potente.