Michelin è una delle principali aziende mondiali produttrici di pneumatici. Con oltre 3.800 dipendenti, è il primo datore di lavoro italiano e il primo produttore nazionale nel comparto pneumatici. Lo stabilimento di Cuneo è uno dei più grandi del Gruppo Michelin a livello globale. Il Gruppo investe in maniera continuativa ingenti risorse per rendere sempre più efficienti, innovativi e sostenibili i propri prodotti e crede fortemente nella formazione del proprio personale, tanto che lo stabilimento di Cuneo è certificato dalla Regione Piemonte come Sede Operativa di Formazione Professionale.

Dell’impegno di Michelin per la crescita del proprio capitale umano e dei motivi che hanno spinto il Gruppo a fare ingenti investimenti sulla formazione relativa alle tecnologie dell’Industria 4.0 abbiamo parlato con il Training Manager Mauro Aimar (nella foto a fianco).

Perché ritiene che la formazione sulle nuove tecnologie 4.0 sia rilevante nel vostro contesto?

La linea guida del Gruppo Michelin è sintetizzabile nello slogan: People-Planet-Profit (3P). Per questo motivo, le persone con le loro competenze e capacità sono e continueranno a rimanere al centro del progetto di sviluppo dell’azienda. Fare formazione significa infatti investire nelle persone, aiutandole a crescere e a svilupparsi come lavoratori e lavoratrici in un contesto organizzativo che oggi è contraddistinto da un cambiamento continuo, che deve essere affrontato con il giusto bagaglio di competenze.

Non è sufficiente investire in nuovi impianti e nuovi sistemi per rendere efficienti i processi?

L’innovazione di Michelin porta alla realizzazione di nuovi prodotti e tecnologie che richiedono impianti realizzati specificatamente per il contesto industriale degli stabilimenti del Gruppo. Operare su impianti o sistemi di ultima generazione richiede ai lavoratori di sviluppare specifiche competenze e conoscenze sia per quanto riguarda la conduzione degli impianti che per quanto riguarda la manutenzione. Uno dei ruoli della formazione è quello di facilitare il processo di acquisizione delle nuove competenze necessarie ad interfacciarsi con impianti e sistemi di ultima generazione.

Non conviene assumere personale qualificato piuttosto che formare l’esistente?

Riprendendo la risposta precedente, le competenze che servono per la conduzione e/o manutenzione degli impianti Michelin sono da acquisire sul campo e su impianti specifici. D’altra parte, siamo attenti ad offrire un percorso di formazione iniziale ai neoassunti che permetta loro di costruirsi un nucleo di competenze iniziali, che verranno poi ulteriormente sviluppate “sul campo”. Per questo motivo, abbiamo accordi con scuole e agenzie per percorsi formativi preliminari che precedono l’assunzione.

Anche lei pensa che la scuola italiana stenti a formare nei giovani le competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro?

Diciamo che le competenze acquisite durante i percorsi scolastici sono un buon punto di partenza, ma, soprattutto su alcune tecnologie, su alcune tematiche, abbiamo la necessità di fare degli approfondimenti formativi in azienda.

Le chiedo di descrivere brevemente il progetto formativo legato all’Industria 4.0 sul quale state lavorando in questi anni.

Il nostro progetto formativo legato all’Industria 4.0 è finalizzato a sviluppare competenze e conoscenze utili a gestire il cambio di paradigma che sta avvenendo nel mondo del lavoro manifatturiero, dove si sta passando da operazioni manuali a operazioni di sorveglianza, monitoraggio e conduzione di impianti sempre più complessi e interconnessi. Più specificatamente, il progetto formativo del 2020 si è concentrato su 3 macro-temi:

  • L’analisi dei dati e i Big Data;
  • L’interfaccia uomo-macchina;
  • L’integrazione digitale dei processi aziendali.

Lo sviluppo di competenze relative a queste tematiche è necessario per la gestione di impianti complessi e interconnessi tra di loro, per l’implementazione di sistemi di visione sofisticati e per la costruzione e la gestione dell’infrastruttura relativa all’analisi dei dati, come il data lake.

Che tipo di processo avete messo a punto per gestire le attività di formazione?

Michelin Italia ha sempre avuto un’Academy interna per la formazione dei suoi dipendenti, quindi non abbiamo dovuto costituire un’organizzazione ad hoc per la gestione dei Piani I4.0. Per l’implementazione del progetto abbiamo dovuto adeguare alcune nostre pratiche interne ai requisiti richiesti da I4.0., ma i piani di sviluppo per la crescita delle competenze erano presenti già prima. Ogni figura professionale aveva e ha un proprio specifico piano di sviluppo, il nostro ufficio si occupa dell’implementazione, del monitoraggio delle attività formative e della valutazione delle competenze. Certamente I4.0 ha richiesto alcuni adeguamenti “burocratici” per non perdere alcune formazioni e per tenere traccia in modo standard e uniforme delle attività formative svolte, ma questo iter si è appoggiato su un’infrastruttura formativo-amministrativa già presente e consolidata.

Quali benefici in termini di competenze/tecnologia/processo/prodotti e servizi avete ottenuto grazie alla formazione? 

La formazione ci ha aiutato a sviluppare le competenze e le conoscenze dei lavoratori e delle lavoratrici all’interno dello stabilimento, creando le condizioni ottimali per la gestione delle fasi di lancio e implementazione dei nuovi impianti. A livello di performance, la formazione ci ha consentito di rispettare e ottimizzare i tempi per il rump-up degli impianti. Inoltre, a livello di employer branding, l’impegno costante in attività di formazione ci permette di avere una capacità attrattiva nei confronti delle persone esterne allo stabilimento, mentre l’insistere su tematiche legate alla digitalizzazione e all’informatica ci permette di essere coerenti con i bisogni di sviluppo professionale delle nuove generazioni.

Come il credito d’imposta formazione 4.0 vi ha aiutato a raggiungerli?

Le attività formative sono “investimenti” a medio e lungo termine, il Credito permette di “alleggerire” gli esborsi, consentendo al contempo un mantenimento e un miglioramento delle iniziative. Il Credito ricevuto in un anno permette di pianificare e programmare i programmi formativi dell’anno successivo contribuendo al circolo virtuoso della crescita delle persone.

Redazione