“Effetto Coronavirus”: come Covid-19 ha cambiato la geo-economia dei mercati per export e delocalizzazione

Quali sono le alternative e le soluzioni che le nostre imprese possono adottare per essere competitive e non soccombere all'emergenza globale?

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Sono passati 17 anni dal precedente Coronavirus conosciuto come SARS (correva l’anno 2003) e la Cina nel frattempo è divenuta la seconda economia più grande del mondo, la “factory of the world”, un player fondamentale per la supply-chain globale, nonché l’economia driver per quasi tutti i settori industriali tra cui, in particolare, Luxury, beni di consumo, turismo, automobilistico ed elettronica.

In sintesi la Cina è passata da rappresentare solo il 4% del PIL globale nel 2003 a coprirne attualmente ben il 16%.

Oggi, 2020, il nuovo Coronavirus Covid-19 ha blindato la seconda economia mondiale creando un effetto domino anche per le altre economie e con conseguenze devastanti sulla supply-chain globale, rallentando se non addirittura azzerando impianti e processi produttivi in tutti i settori industriali che ormai oggi dipendono dalla Cina proprio per la supply-chain.

La chiusura degli impianti automobilistici in Cina di General Motors, Toyota, Honda, Hyundai, Renault, Daimler durante la lunga pausa festiva del Capodanno cinese, di cui sono state sospese le celebrazioni, ha ridotto del 15% la produzione del primo trimestre 2020 con pesanti ripercussioni a livello globale.

Qualcomm, il più grande produttore di chips per smartphones, ha comunicato profondi rallentamenti nella produzione con conseguenti ritardi nella produzione di smartphones.

I voli da USA ed Europa per Cina, Hong Kong e Taiwan sono sospesi fino a fine marzo/fine aprile 2020, e i confini di terra sono chiusi, con conseguente impossibilità di viaggiare da/per il “Regno di Mezzo” e con danno significativo non solo per il turismo internazionale  (ogni anno viaggiano internazionalmente 160 milioni di turisti cinesi), ma per i settori del luxury e dei beni di consumo (mediamente un turista cinese spende negli USA 12.000 dollari americani in puro shopping, principalmente per beni di lusso) e oltre 7.000 euro in Europa (principalmente in Francia e Italia).

Consideriamo che i soli turisti cinesi contribuiscono al 76% dello shopping di lusso all’estero.

Le ripercussioni solo per la Cina saranno di una riduzione del PIL dell’1-1,2%, attestandosi a fine 2020 intorno al 5,4% mentre per il mercato Italia l’impatto Covid-19 potrebbe azzerare il già basso 0,6% di crescita del PIL con riflessi principalmente nel Turismo (che vale il 10% del PIL) e per Fashion e Luxury che da soli rappresentano il 50% della bilancia commerciale, oltre ovviamente ai rallentamenti nella supply-chain.

CONTENUTI

  • Geo-economia: l’impatto del Covid-19 sui mercati in Asia e sui mercati internazionali 
  • Quali i mercati che hanno meglio reagito al Covid-19 dando segnali di economia forte e rassicuranti segnali di crescita
  • Quali settori industriali del Made-in-Italy risultano più penalizzati e quali le nuove opportunità
  • Quali settori industriali a livello internazionale risultano più penalizzati
  • Quali alternative al mercato Cina e quali i mercati con maggior potenziale oggi per Export del Made-in-Italy e per delocalizzare impianti produttivi o distributivi
  • Come varia il ruolo di Hong Kong, ora non più porta primaria di ingresso per i mercati della Greater China
  • Quali le alternative e le soluzioni che le imprese possono adottare per risultare competitive e non soccombere a un’emergenza globale
IL DOCENTE

IL DOCENTE

Antonio Acunzo

Antonio Acunzo è co-founder e CEO di MTW GROUP – Foreign Market Entry Advisors, società di advisory di international business fondata a Miami in Florida nel 2005 (e incorporata a Singapore nel 2009) che supporta le aziende PMI e Mid-Market che guardano al macro-mercato USA e a selezionati mercati in Asia (i 10 mercati ASEAN del Sud-Est Asiatico, la regione della Greater China, gli Emirati Arabi Uniti) per la propria strategia di crescita ed espansione.

  • C-Suite Executive con oltre 20 anni di esperienza di international business che ha gestito realtà multinazionali con diversi uffici in un ambiente multi-culturale in Europa, USA e Asia, disegnando e sviluppando strategie bespoke basate su un efficace approccio di “global value, regional strategy, and local tactic”

  • Visiting Lecturer su Marketing e Strategia Internazionale al Master in Marketing Management per l’Impresa Internazionale della SoM School of Management dell’Università di Bergamo

  • Docente su Strategia per l’Internazionalizzazione alla HBR Academy di Harvard Business Review Italia a Milano

  • Columnist su Strategia di International Business e articoli pubblicati sulla rivista di management Harvard Business Review; su AMA American Marketing Association, a New York; sulla rivista di business Singapore Business Review

  • Guest Speaker a conferenze, workshops e seminari internazionali sul topic “Doing Business in Markets in Asia” e “Doing Business in the USA”

  • Board Member dell’International Trade & Logistics Committee del The Miami-Dade Beacon Council, a Miami in Florida

  • Ha viaggiato in 95 paesi e in 34 Stati USA

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Sede: Via Antonio Gramsci 1/H, Reggio Emilia

Data: 31 marzo 2020

Ore: 9-13

Il corso è fruibile anche in modalità on line

4 ore